scuola di formazione politica e culturale ALEXANDER LANGER | ||||||||||||||||||||
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Trento, sabato 24 marzo 2012 rassegna stampa Trento, 25 marzo 2012 I referendum sull’acqua e il nucleare promossi da cittadinanza attiva, una democrazia che nasce dal basso e che si oppone diametralmente all’ideologia delle liberalizzazioni e dei governi al servizio delle banche. Sono questi alcuni degli argomenti trattati da Ugo Mattei durante la conferenza «Beni comuni. Oltre l’ideologia delle liberalizzazioni» proposta nell’ambito della Scuola Langer di Trento, ieri, nella sala rosa della Regione in piazza Dante. Ugo Mattei, ex docente di Giurisprudenza a Trento, insegna all’Università di Torino ed è stato uno dei redattori dei quesiti referendari del giugno 2011 sulla privatizzazione dell’acqua. «Il referendum di un anno fa ha portato due grandi risultati a lungo termine: si è portato alla luce il problema dei beni comuni, che non sono solo l’acqua ma anche l’ambiente, l’energia, il sistema democratico. Poi per la prima volta si è superata la dicotomia novecentesca destra e sinistra, rendendo consapevoli gli italiani e portando a votare “sì” 27 milioni di persone che sicuramente non appartenevano a un unico credo politico». Nella sua lezione, Mattei ha parlato di insostenibilità dell’attuale sistema politico-economico: «Le crisi economiche che il mondo occidentale ha conosciuto nell’ultimo secolo avevano dinamiche completamente diverse, basta pensare che un tempo i governi erano in grado di imporre dei cambiamenti radicali di produzione alle industrie e multinazionali per permettere uno sviluppo rapido. Oggi questo è impossibile, i rapporti di forza tra pubblico e privato si sono invertiti e sono le banche e le corporazioni a guidare molte scelte pubbliche». Mattei non ha paura ad utilizzare diverse volte la parola «rivoluzione»: «L’idea di bene comune si basa esclusivamente su una democrazia diretta e partecipata che deve nascere dalla gente e dalla decentralizzazione del potere e per fare questo è necessaria una rivoluzione copernicana del sistem apolitico-sociale del nostro Paese e non solo».
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